UN TERMOVALORIZZATORE DI TROPPO ?
Presa di posizione del Circolo Culturale di Valle Cavallina: SUL NUOVO INCENERITORE DI MONTELLO
Come reso noto dai mezzi di informazione locali, nel 2023 la Montello spa ha presentato istanza alla Provincia di Bergamo per l’ampliamento del proprio impianto di smaltimento di rifiuti umidi con la relativa trasformazione in un impianto di termovalorizzazione alimentato con i rifiuti trattati dalla stessa azienda. Nel 2024 è stata avviata dalla Provincia la relativa istruttoria per la valutazione di impatto ambientale con la contestuale raccolta di osservazioni, conclusa nel gennaio 2025.
Durante questo periodo, sono state espresse numerose perplessità e critiche argomentate verso il progetto, che si sono concretizzate in oltre cento osservazioni provenienti da comitati, associazioni, rappresentanti delle attività produttive, enti di tutela e valorizzazioni del territorio, forze politiche e soprattutto dagli enti locali coinvolti.
Spicca per importanza la dura e motivata presa di posizione di 41 Comuni su 43 ed il voto contrario del Consiglio Provinciale di Bergamo.
In quadramento della situazione termovalorizzatori in Lombardia
La Lombardia produce ogni anno 4.782.257 tonnellate di rifiuti. Ne differenzia il 73% (in provincia di Bergamo il 78%, nei territori limitrofi all’impianto la percentuale di raccolta differenziata supera l’80%), una percentuale irrisoria (3.6%) viene smaltita in discarica, il resto viene incenerito. Dove viene incenerito? In Lombardia. Nella nostra regione ci sono già 13 impianti attivi e funzionanti dove vengono bruciati il 35,7% del totale dei rifiuti urbani inceneriti in Italia, una percentuale maggiore di quanto necessario tant’è che i rifiuti arrivano da tutte le regioni d’Italia. E’, dunque, pacifico che in Lombardia non servono nuovi termovalorizzatori.
Il Circolo, preso atto di quanto sta avvenendo, si è informato ed ha valutato con attenzione e senza pregiudiziali di sorta il progetto del nuovo impianto, prendendo atto dei giudizi fortemente negativi e critici evidenziati dalla maggior parte delle istituzioni e dei soggetti pubblici e privati.
Il Circolo Culturale di Valle Cavallina, pur ritenendo i termovalorizzatori una risposta utile e razionale al problema dello smaltimento delle frazioni residue e non recuperabili dei rifiuti raccolti, ritiene che sia ampiamente dimostrato che il nostro territorio provinciale, così come quello regionale, è già più che dotato di infrastrutture idonee a garantire l’autosufficienza nello smaltimento dei propri rifiuti, di qualunque tipologia.
Le statistiche evidenziano la virtuosità della Lombardia, 12 impianti di termovalorizzazione già attivi, di cui ben 2 nella nostra provincia, così come si deve sottolineare la virtuosità dei nostri concittadini che hanno consentito l’incremento rilevante della raccolta differenziata che ci colloca ai primi posti a livello nazionale; tutto ciò rende del tutto superflua e addirittura penalizzante per il territorio la realizzazione di un nuovo impianto.
Inoltre, le dimensioni del nuovo impianto, che sarebbe tra i più grandi d’Italia, rendono scontato il ricorso a rifiuti provenienti da altre regioni italiane.
Il nostro Circolo si associa quindi alle preoccupazioni per l’impatto ambientale di questa struttura per le ovvie ricadute negative sulla qualità della vita delle nostre comunità locali. Va anche considerato il fatto che l’impianto di Montello risulta essere un impianto completamente privato che non prevede alcun beneficio pubblico, come ad esempio succede a Brescia da decenni con il teleriscaldamento.
PERTATO, riteniamo pienamente condivisibili le osservazioni negative fin qui pervenute alla Provincia ed ESPRIMIAMO PREOCCUPAZIONE E CONTRARIETÀ al nuovo termovalorizzatore della Montello spa, restando in attesa di ulteriori aggiornamenti sull’esito dell’istruttoria provinciale.
IL CIRCOLO CULTURALE DELLA VAL CAVALLINA SI PONE LO SCOPO DI STUDIARE ELABORARE E PROMUOVERE ATTIVITÀ DI CARATTERE CULTURALE, STORICO, ARTISTICO E AMBIENTALE.